L'attuale chiesa parrocchiale fu progettata ed eseguita dall’arch. Francesco Vespignani e consacrata il 5 ottobre 1890 dall'abate Francesco Leopoldo Zelli. Per la sua costruzione, fu necessario demolire il tempio più antico, risalente probabilmente al XIV secolo. Ha una facciata ispirata al retro-prospetto della basilica di San Paolo ed alla chiesa cimiteriale di Santa Maria della Misericordia, entrambe a Roma.
Il campanile con copertura a cuspide ed orologio, custodisce due campane di cui la più antica è del 1735. Nelle pareti sotto al pronao porticato, sono conservate alcune lapidi sepolcrali delle famiglie Grimaldi e Bonanni, provenienti dal precedente edificio sacro, tra le quali notevole è quella con il ritratto di Onorata Lami Tuffetti. Il suo interno è affrescato con semplici monocromie e coperto da capriate in legno con cassettoni ornati da stelle dorate; è suddiviso in tre navate su quattro colonne tuscaniche, vi sono tele di pittori del XIX secolo, accreditati all'Accademia di San Luca: l'apoteosi di San Giacomo nell'altare maggiore (Salvatore Nobili, 1890), l'Immacolata Concezione (Vincenzo Bubali, 1890), San Benedetto e San Rocco (Costante Porta, rispettivamente 1886 e 1890), San Giuseppe ed il Bambino (Vincenzo Bubali, 1890), ed altre opere minori. Alcuni altari in marmo policromo ed un affresco settecentesco raffigurante l'Immacolata Concezione, provengono da acquisizioni della demolita chiesa romana di Sant'Elena de' Credenzieri (1888). Nella sacrestia si conserva un pregevole trittico su tavola del SS.mo Salvatore, con gli apostoli Pietro e Paolo del ‘600 e la statua in legno policromo di San Giacomo del XVIII secolo, che viene trasportata processionalmente in occasione della particolarissima festa dei Canestri (1°maggio) e della festa di San Giacomo (25 luglio).
Il campanile con copertura a cuspide ed orologio, custodisce due campane di cui la più antica è del 1735. Nelle pareti sotto al pronao porticato, sono conservate alcune lapidi sepolcrali delle famiglie Grimaldi e Bonanni, provenienti dal precedente edificio sacro, tra le quali notevole è quella con il ritratto di Onorata Lami Tuffetti. Il suo interno è affrescato con semplici monocromie e coperto da capriate in legno con cassettoni ornati da stelle dorate; è suddiviso in tre navate su quattro colonne tuscaniche, vi sono tele di pittori del XIX secolo, accreditati all'Accademia di San Luca: l'apoteosi di San Giacomo nell'altare maggiore (Salvatore Nobili, 1890), l'Immacolata Concezione (Vincenzo Bubali, 1890), San Benedetto e San Rocco (Costante Porta, rispettivamente 1886 e 1890), San Giuseppe ed il Bambino (Vincenzo Bubali, 1890), ed altre opere minori. Alcuni altari in marmo policromo ed un affresco settecentesco raffigurante l'Immacolata Concezione, provengono da acquisizioni della demolita chiesa romana di Sant'Elena de' Credenzieri (1888). Nella sacrestia si conserva un pregevole trittico su tavola del SS.mo Salvatore, con gli apostoli Pietro e Paolo del ‘600 e la statua in legno policromo di San Giacomo del XVIII secolo, che viene trasportata processionalmente in occasione della particolarissima festa dei Canestri (1°maggio) e della festa di San Giacomo (25 luglio).
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